(Citrus Myrtifolia)
L’origine del chinotto è incerta ma si ritiene che si sia originato da una mutazione spontanea dell’arancio amaro.
L’albero è di piccole dimensioni, raggiungendo altezze raramente superiori ai 2-3 metri. I rami sono privi di spine e hanno internodi molto brevi. Le foglie sono piccole, coriacee e di colore verde scuro che ricordano quelle del mirto, motivo per cui il nome latino di questa specie è Citrus myrtifolia.
I fiori sono numerosi, dal profumo intenso, e ricordano quelli dell’arancio amaro.
I frutti sono piccoli, schiacciati ai lobi, e arancioni a completa maturazione che avviene intorno a Dicembre. La polpa è succosa e di gusto aspro e amaro.
Da questi frutti tradizionalmente si producevano marmellate, canditi, gelatine e liquori, sia dai frutti maturi raccolti a dicembre che da quelli immaturi raccolti tra la fine di ottobre e novembre.
La Liguria era, tra l’ottocento ed i primi del novecento, famosa per la coltivazione di questo agrume e per la trasformazione dei suoi frutti. Oggi tale coltivazione, che era andata quasi perduta, è diventata presidio Slow Food come Chinotto di Savona.
Dal chinotto viene prodotta l’omonima e conosciuta bevanda.
La temperatura minima tollerata da questa varietà si attesta intorno ai -9°C.